Questi, in ordine, gli stadi (anga) dello yoga secondo laTejo-bindupanisad
Il controllo di sé (yama)
La dominazione delle varie potenze della percezione e dell’azione
La disciplina (niyama)
Uno squisito piacere raggiunge il saggio mediante la disciplina
L’abbandono (tyaga)
L’abbandono è la rinuncia alla forma del mondo fenomenico
Il silenzio (mauna)
La quiete è il piano su cui si trovano le essenze superiori della psiche
Il giusto posto (desa)
Il luogo in cui non c’è nessuno né all’inizio né alla fine
La durata giusta (kala)
A causa del tempo il vento purifica tutto
La giusta posizione (asana)
La contrazione della radice (mula-bandha)
La radice di tutto i mondi alla cui radice è la dominazione della mente è la contrazione della radice
L’equilibrio del corpo (deha samya)
Il perfetto equilibrio tra le varie parti del corpo
La stabilità dell’introspezione (drk staiti)
Colmando di sapienza la sua visione l’adepto dovrebbe vedere il mondo colmo dell’assoluto
Il controllo del respiro (pranasamayana)
La ritenzione del respiro (pratyahara)
La sospensione del respiro (dharana)
La meditazione dell’essere (atma dhyana)
Essere sé stessi nella totalità
La concentrazione estatica (samadhi)
(da: Zolla, Conoscenza religiosa, pag. 519)