Accademia_Samavaya_2.png

formarsi.jpg


Formazione insegnante yoga

Un corso intensivo per diventare insegnante di yoga, per imparare ad accompagnare sé stessi e gli altri verso uno stato di maggiore consapevolezza e presenza.

Caratteristiche del percorso formativo

Formarsi con l’insegnante
La formazione si svolge attraverso un programma personalizzato, “uno a uno” ovvero grazie al rapporto individuale dell’allievo con il formatore.

Andare direttamente al cuore della pratica e della conoscenza dello yoga.
Il corso è attivabile in qualsiasi momento dell’anno, anche con lezioni infrasettimanali. Questo approccio permette, senza impegnare i weekend end, di sviluppare un percorso formativo agile ed efficace.

Il punto di forza è la personalizzazione dell’iter formativo
Nella tradizione, lo yoga si è sviluppato a partire dalla trasmissione tra il maestro e allieva/o. Sfogliando i testi tradizionali ne avrete conferma.
Il programma si realizza attraverso lo studio delle principali opere dello yoga, la pratica personale, e il confronto continuo e diretto con l’insegnante.

Yoga, via sensibile, imparare l’arte dell’ascolto di sé.
Lo yoga richiede un’attitudine all’ascolto, e lo sviluppo di una sensibilità sottile e regolatrice. Qualità innate presenti in ogni persona. Si tratta di lasciar emergere e prendere contatto con le realtà totalizzanti e biodinamiche presenti nel corpo, nel cuore, nello spirito di ogni individuo.

Cos’è lo yoga? Come apprenderlo e come insegnarlo?
Non c’è da imparare ma da ascoltare. Il corpo è innato, e anche molte posizioni nello yoga vanno considerate come tali. Si raggiungono attraverso l’ascolto di un corpo sensibilizzato, nell’accoglienza di un respiro-onda-marea. Il pulsare biodinamico, omnidirezionale, che si attiva in tutte le posizioni (facilmente se sono fetali e raccolte), né l’immediata testimonianza.

Uno yoga biodinamico
“L’allineamento non può limitarsi alla postura dato che la postura non potrà verticalizzarsi senza una direzione verso lo spazio, radicati in terra, in contatto col suo potere coesivo, guidati dalla spinta di un fuoco che cerca un suo sole… (metabolico prima di tutto); ogni posizione, una volta attivato l’ascolto, ci permette di percepire queste intensità, ovvero l’azione incessante del dinamismo naturale e inarrestabile della prakriti. Per sovrabbondanza della sua presenza s’intrecceranno, accordandosi, spirito e natura”.

Programma

Il corpo

  • La differenza tra lo yoga del distacco e quello dell’unione.
  • Tradizione vedica e tantrica. Riconoscere le varie forme di yoga.
  • L’ascolto del corpo, principi base dello yoga sensibile.

Asana

  • Dallo yoga posturale a quello tradizionale.
  • Percezione corporea e asana. Come praticare, come insegnare.

Il respiro, prana e pranamya

  • Respiro, spontaneo e volontario. Come regolarlo. Come ascoltarlo.
  • Elementi di prana e pranayama. Come praticare, come insegnare.

Il corpo yogico

  • Nadi, kundalini, chakra, mudra, mantra, nyasa.
    Come praticare, come insegnare.

Monte ore

Nove weekend, totale ore 135


A chi è rivolto

Il corso è aperto a tutti.
In particolare, se sei operatore dbn, psicologo, counselor, insegnante, osteopata, o se svolgi una professione educativa, di assistenza alle persone, questo programma ha un indirizzo volto all’evoluzione e alla crescita personale.


Diplomi, riconoscimenti
La legislazione vigente

Esiste una sola e unica legge in Italia che regola tutte le attività professionali non organizzate in ordini e collegi, tra le quali rientra la figura dell'insegnante di yoga in Italia ed è la L. 4/2013.
L'articolo 2 definisce l'attività professionale non organizzata in ordini e collegi:

- 2. Ai fini della presente legge, per «professione non organizzata in ordini o collegi», di seguito denominata «professione», si intende l'attività economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell'art. 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attività e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative.


Come è chiaramente indicato nell'articolo 4:
L'esercizio della professione è libero e fondato sull'autonomia, sulle competenze e sull'indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei principi di buona fede, dell'affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell'ampliamento e della specializzazione dell'offerta dei servizi, della responsabilità del professionista.


Durata dei percorsi formativi 
Quando si dice che "l'esercizio della professione è libero" significa che non è lo stato a decidere la durata del percorso formativo.

Questo è il motivo per cui ogni centro, associazione o ente è libero di proporre una durata dei corsi in autonomia (un weekend, piuttosto che 250 ore, fino a 4 anni e più di formazione).


I vari diplomi hanno "solo" la funzione di qualificare l'insegnante e mettono in grado enti e associazioni di fornire coperture assicurative e consulenze fiscali per l'avvio dell'attività professionale.


Riconoscimento dei diplomi
Diffidate di chi vi propone diplomi “abilitanti” alla professione. La professione è libera. Chiunque può praticare ogni forma di yoga senza neppure necessità di avere un attestato.


I diplomi erogati dai vari enti o associazioni sono “qualificanti” e non abilitanti. Aiutano ad agevolare gli obblighi dell’insegnante verso la legge (adempienti fiscali e assicurativi) e i suoi doveri versi l’utenza (professionalità e qualità dell’insegnamento).


Assitenza fiscale e legale
Per fornire assistenza fiscale mi sono affiliato a un ente che,  fra i molti, è quello più rispettoso e più coerente ai termini della legge 4/2013, il Movimento libere discipline bio-naturali.


Il ruolo dell’insegnante di yoga [da un seminario di M.V. Bhole]

“Compito dell’insegnante di Yoga è guidare il proprio studente verso un’esperienza interiore altrimenti le tecniche applicate allo yoga non daranno l’effetto voluto e anziché fluire verso lo yoga spirituale andremo verso lo yoga materiale.


Quando durante una pratica di Hatha-yoga decidiamo di sollevare un braccio, l’esperienza che facciamo può essere paragonata a quella che facciamo quando solleviamo il braccio giocando a tennis?
Anche in una scuola di danza s’insegna a sollevare un braccio, così come lo si fa durante una lezione di yoga, dobbiamo solo cercare di capire qual è la differenza. L’atteggiamento mentale è di certo totalmente differente. La stessa persona a casa solleva il braccio, per prendere un barattolo, di nuovo avrà un’esperienza diversa.


Quando in un libro di yoga vediamo un individuo con il braccio sollevato, i suoi pensieri e le sue sensazioni non vengono spiegate, viene scritto soltanto - inspira, solleva il braccio, espira abbassalo - , posso eseguire, ma, intanto, se penso ad altro, non stabilisco nessun contatto con me stesso”. 


Per informazioni puoi  telefonare o inviare una mail in accademia.
Gino Fioravanti, 347.46.30.811